5 ERRORI DI STRETCHING CHE POSSONO DANNEGGIARVI
Vi state chiedendo perché la vostra flessibilità non aumenta affatto anche se vi impegnate a fondo nel vostro regime di stretching? Ecco alcuni errori comuni che possono ritardare o addirittura danneggiare i miglioramenti.
1. RIMBALZARE QUANDO SI FA STRETCHING
L'errore più comune che vedo tra i coetanei o gli atleti più inesperti è quello di rimbalzare durante lo stretching. L'esempio più grottesco è quando si vede qualcuno che lancia gli arti in diverse direzioni come pre-allenamento, invece di fare riscaldamento o stretching attivo. È il modo migliore per dare una scossa al corpo e micro-strappare le fibre muscolari. Oltre al fatto che si rischia di farsi male, in questo modo non si prepara il corpo a nessuna attività fisica. Se state cercando un riscaldamento adeguato, questa è la strategia sbagliata. Fermatevi subito! Sarebbe più sicuro aumentare il battito cardiaco con una leggera attività cardiovascolare per 10-15 minuti.
Una volta raggiunta l'estensione massima, il corpo si trova in uno stato estremo e i rimbalzi comportano un rischio di lesioni e devono essere sempre controllati. L'estensione a tutto campo deve essere morbida, altrimenti i muscoli reagiranno contraendosi alla minaccia. Trovate invece il modo di affaticare i muscoli per farli andare - vedi il precedente post sull'RFST; Resistenza-Flessibilità-Rafforzamento-Tecniche - impegnandovi in una flessibilità attiva a un range di movimento completo, per poi andare un po' oltre.
2. ESSERE TROPPO PASSIVI
Se durante una sessione di stretching potete ancora parlare, ridere, leggere o distrarvi, probabilmente non state facendo stretching in modo efficace. Solo lo stretching intenzionale vi darà risultati tangibili.
Non considero lo stretching leggero e occasionale (ad esempio, lo stretching mentre si guarda la TV o si lavora al computer) come un metodo per diventare più flessibili, ma solo per rilassare o curare il corpo.
Se il vostro obiettivo è migliorare la flessibilità, impegnatevi, concentrate tutta la vostra attenzione ed energia su ciò che state facendo con la giusta intensità, durata e tecnica.
3. NON FATE ABBASTANZA STRETCHING SU UN MUSCOLO SPECIFICO
Indipendentemente dalla parte del corpo, è necessario mantenere l'allungamento per almeno 30 secondi, il tempo minimo necessario affinché i tessuti molli inizino a rilasciarsi.
La chiave è iniziare lentamente e poi espandersi fino all'estensione completa e oltre. Anche in questo caso, tirare un muscolo per pochi secondi non vi farà migliorare, oltre a rischiare un infortunio e a creare una tensione come meccanismo di protezione.
4. CONFONDERE IL DISAGIO CON IL DOLORE O VICEVERSA
Ognuno di noi ha una soglia del dolore diversa, quindi dovrete imparare a conoscervi abbastanza da poter giudicare il dolore felice rispetto al dolore da infortunio, come descritto in BODY SMART, estabilire i vostri limiti. Quando fate stretching, dovreste provare un notevole disagio, quello che io chiamo "dolore felice", da non confondere con il dolore da infortunio. Spingetevi oltre i vostri limiti rimanendo in uno spazio sicuro per il vostro corpo ed evitando lesioni. Non siate la persona troppo motivata che è troppo orgogliosa per smettere di tirare un tendine del ginocchio che urla. Per essere chiari: questo non è coraggio, è un'assurdità.
5. STIRAMENTO PROFONDO SU UN CORPO FREDDO
Questo punto potrebbe sembrare ovvio, ma viene spesso trascurato. Ma allora perché vedo tante persone che arrivano in ritardo a una lezione di danza, karate, ginnastica o altro e invece di riscaldarsi iniziano uno stretching passivo. Vi ricorda qualcuno?
Aumentate il battito cardiaco ad almeno 130BPM per un minimo di 10 minuti prima di tirare i tessuti molli! Privilegiate la flessibilità attiva o l'RFST per attivare i muscoli e preparare il corpo a qualsiasi attività fisica.
Questi cinque errori comuni coprono le informazioni di base di tutti, ma sembra che anche gli atleti d'élite abbiano talvolta bisogno di un promemoria.
I miglioramenti non sono solo per i migliori, sia che il vostro obiettivo immediato sia toccare il pavimento piegandovi in avanti o eseguire una spaccata in piedi di 180 gradi o addirittura una spaccata passiva di 270 gradi; le basi sono praticamente le stesse.
2 commenti
I so much agree with the comment above. It’s explained in details in the previous article: THE ART OF FLEXIBILITY—STRETCHING TECHNIQUES SCIENTIFICALLY EXPLAINED. I could never understand reciprocal inhibition before I read this.
Thank you for helping us stretching safely and in a smart way. I’m so grateful I found this blog and the product flexible. 😍👌😍👌
Anonymous
[ in my opinion,]
the most important strategy is as follows:
when u r stretching your targeted muscles, u must voluntary contract antagonist muscles, so as to get reciprocal inhibition leading to relaxation of the target.
passive stretching alone is harmful because of stretch reflex, so reciprocal inhibition should be introduced.
yoshiki mori
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